Si è conclusa con una standing ovation che ha strappato dalle poltrone i 400 spettatori che gremivano ogni ordine di posti del Teatro Giacosa la prima assoluta del musical “Madre Teresa: una matita nelle mani di Dio”, messa in scena domenica scorsa dalla Pastorale Giovanile di Ivrea. Cinque minuti di convinti e scroscianti applausi che hanno giustamente premiato il lungo lavoro di preparazione (quasi un anno di prove settimanali, ospiti del salone dell’Oratorio di Strambino) dei 40 giovani – dai 16 ai 40 anni di età – coordinati dal responsabile del servizio per la Pastorale giovanile don Davide Rossetto (per lui un piccolo cameo nello spettacolo, in un ruolo minore com’è nell’umile e disponibile natura del personaggio).

Il merito del successo va senz’altro all’efficacia delle musiche e della sceneggiatura (opera di due grandi autori come Michele Paulicelli e Piero Castellacci), che evocano in due ore di armonie accattivanti e dialoghi coinvolgenti la figura enorme della piccola madre dei poveri di Calcutta: la sua dedizione totale alla volontà di Dio al servizio degli ultimi tra gli ultimi è un esempio sempre attuale e in grado di parlare a tutti, in ogni tempo e luogo. Ma se la scelta iniziale del soggetto è stata un discrimine essenziale – perché l’idea della Pastorale Giovanile non era soltanto quella di fare uno spettacolo qual che sia, ma vivere e trasmettere valori -, di qui in poi è soltanto alla passione e bravura di questo splendido gruppo di studenti e lavoratori che si deve il magnifico risultato raggiunto.

Non sembravano certo dei dilettanti la bravissima cantante Alessia Ghiotto cui è stato attribuito il ruolo di Madre Teresa, nè il suo contraltare maschile Andrea Vaccarone (anche regista dello spettacolo, insieme a Dario Pirola); e che dire della naturale bravura di Silvia Valesano e Samuele Alberelli, cui sono affidate tutte le parti dialogate che hanno articolato il racconto? Troppi sarebbero poi i nomi da menzionare (e ci scusiamo per non riuscire a farlo, ché lo meriterebbero) per rendere merito ai vari personaggi, vestiti in azzeccatissimi costumi realizzati da Ivana Bonino, perfettamente truccati da Laura Rattonetti, e regolati nel loro muoversi tra le scenografie di Alessandro Demaria da un perfetto service audio e luci.

Bravi, bravissimi tutti, davvero! Chi avesse dubbi a riguardo potrà toglierseli assistendo alle future repliche dello spettacolo: la prossima è in programma già per domenica 4 novembre, alle 16 al Teatro Civico di Vercelli; la successiva 15 dicembre, alle 21 al Teatro parrocchiale “Don Bosco” di San Giusto Canavese. Meglio esserci!

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